E RUBERO’ UNA ROSA

Erro vagabondo

e d’argilla muto le mie credenze,

io aspetto,

ricordati,

il prodigio che disvela la tua ombra,

e incalzerò le gemme

gettate sulle mie ansie,

per rendere gentili

i miei servigi,

e ruberò una rosa

dal giardino dei ricordi,

per porgerla sulla pietra

del nostro incontro.

MARIO MANCINI